Discussione:
Andarsene? Artisti divisi su Battiato - Il Corriere della Sera
(troppo vecchio per rispondere)
Loris
2005-05-18 11:04:21 UTC
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Andarsene? Artisti divisi su Battiato Gullotta: lo capisco. Ma Baudo:
esagerato Il filosofo Sgalambro: resto ma ha vinto la plebaglia. La Lodato:
Franco, non lasciare Il primo cittadino: perché non parte?


CATANIA - Tradito dal cuore e dai sondaggi, era stato Franco Battiato,
cantando per Enzo Bianco, a lasciarsi andare, a sperare e promettere a se
stesso: «Se vince Scapagnini lascio Catania». Una frase sussurrata al
concerto elettorale con l'innocenza di un teenager davanti al suo idolo e
con l'interesse del «concittadino», visto che lui compone e vive a Milo,
sotto l'Etna.
Una frecciata al cianuro non apprezzata dal sindaco uscente e rientrante
nonostante Battiato, nonostante le sue note contro «l'era del cinghiale
bianco», titolo double face di un cd che non diventerà mai colonna sonora
dello Scapagnini-bis. E il primo cittadino rimasto al suo posto uno scatto
ce l'ha: «Vuole lasciare Catania? E perché non parte?».
Magari un giorno si chiariranno, visto che Battiato ieri non ha voluto
ripetere o spiegare l'attacco dalla Svizzera dove sta girando un film. Ma l'
attrito diventa tema di dibattito fra artisti, cantautori, teatranti di
questo palcoscenico naturale che ha prodotto autori ed interpreti d'
eccezione. Possibile che dalla città di Brancati e Turi Ferro si debba
quindi fuggire perché Bianco non ce l'ha fatta? Quesito inammissibile per
alcuni. Motivato per altri.
E fra questi campeggia il più popolare degli attori catanesi, Leo
Gullotta, ieri preso dallo sconforto per la vittoria delle «armate»
elettorali di centrodestra: «La calata dei mongoli». Feroce nel giudizio
contro Scapagnini: «Da una parte, vedevo i progetti su università, Etna
valley e così via. Dall'altra, balletti e brasiliane. Ecco a voi il mago
Houdini. Il mago che regala immortalità al Cavaliere. E uno che dispensa
immortalità un po' se ne tiene per sé». Poi, sulla fuga di Battiato, se fuga
sarà: «C'è tristezza perché la città non cambia, non ragiona».
Non la vede ragionare nemmeno l'introverso intellettuale che qui vive di
ragionamenti, il filosofo Manlio Sgalambro, spesso sul palcoscenico con
Battiato canticchiando rime scritte di proprio pugno: «Il mio è un commento
irato. Siamo al trionfo della plebaglia. Fognature. E anche con la puzza per
strada si sono guadagnati altri 5 anni. Ma la città è dequalificata. Non
mira a grandi cose, si accontenta, sopravvive...». La «fuga»?
«Comprensibile. È come indossare un vestito sudicio. Si sente attorno una
atmosfera non pulita. Paesaggi deprimenti...». Ma il Maestro non fa le
valigie: «Io abito dentro il mio corpo. E ci sto bene. Catania mi tocca
poco. Vivo fra i miei libri. Capisco Battiato che ha una vita di relazioni».
E anche se gli capita di cantare sullo stesso palco, fa la differenza: «Per
me è marginale. Per lui, ragione di vita. Ma s'è dato al cinema. E forse se
ne va così. Via schermo...».
Vorrebbe sdrammatizzare l'altro «numero uno» con radici a Catania, Pippo
Baudo, dubbioso sulla «minaccia» di Battiato: «Mah, la "fuga" sembra proprio
un'esagerazione. È eccessivo pensare che adesso la cultura sarà soffocata. E
per il voto bisogna accettare le scelte della maggioranza». Non sembra
rassegnarsi Gullotta: «Si rimane stupiti. Cambia qualcosa anche in molti
Comuni, e niente a Catania. Una vittoria poco chiara. Riappaiono mali
antichi della nostra Sicilia. Roba da prestigiatori, piccole cose, cultura
zero, giovani spuntati magicamente dal niente, con la "calata dei mongoli"
in aiuto a qualcuno. Ed è questo "aiuto" da analizzare».
Non sembra averne il tempo la brava e bella attrice che viaggiava su un
furgone con Castellitto, «l'uomo delle stelle», Tiziana Lodato, ieri confusa
fra pacchi e valigie: «Si, trasloco». Un'altra fuga? «Macché. Non parto,
torno. Sto riportando un po' di roba da Roma a Catania. Visto che ormai sono
cittadina del mondo, piazzo tutto nella mia città... Cosa? Il buon, caro
Franco vuol "fuggire"? Oh, no. Non ci credo. Ci auguriamo di no». Sembra
eccessiva anche a lei l'ipotesi. Né le piace mettere sulla bilancia Bianco e
Scapagnini: «Per me sono entrambi miei amici. E mi auguro che il sindaco
aiuti artisti, teatro, cultura, che fra una rotonda e un semaforo,
gentilmente, si possa piazzare pure un po' di manifestazioni di livello,
come accadde qualche tempo fa con una rassegna estiva guidata da
Camilleri...».
Nella Catania spesso specchiata su scene e schermi il dibattito è
alimentato dalla provocazione di Battiato e di tanti artisti fino a pochi
giorni fa in concerto per Bianco, come Carmen Consoli con le sue «parole di
burro». Ma su tutti prova a dispensare equilibrio il mattatore del sabato
sera, il vecchio Pippo: «Non c'è proprio bisogno di emigrare perché cambia o
resta un sindaco. Sappiamo com'è fatta Catania. Variopinta. Stupisce sempre.
Perfino per la lunghezza della lista su cui votare. È così. La luce e il
lutto, insieme. E si esagera sempre».
Felice Cavallaro
Il Grande Houdini
2005-05-18 17:36:27 UTC
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Post by Loris
Magari un giorno si chiariranno, visto che Battiato ieri non ha voluto
ripetere o spiegare l'attacco dalla Svizzera dove sta girando un film.
Io gliela lanciai la battutina: "Franco, mi sembra di vederti troppo spesso
a Lecce, ultimamente".
Lui rispose con un sorrisetto che poteva anche alludere alla fuga da
Catania, chi lo sa! Io spero che scelga Lecce, come prossima residenza, ci
spero.
Ora che ci penso però... qui siamo in mano ad Alleanza Nazionale... mmm...
però in Puglia ci abbiamo Niki Vendola, grandissimo!...

A parte gli scherzi: ma come cazzo si fa a votare, in così tanti,
Sciampagnini?!... catanesi, come accadono certe nefandezze? La verità, if
possible.
Antonio (HeloQ) Belfiore
2005-05-18 20:48:16 UTC
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Post by Il Grande Houdini
A parte gli scherzi: ma come cazzo si fa a votare, in così tanti,
Sciampagnini?!... catanesi, come accadono certe nefandezze? La verità, if
possible.
Forse hai dimenticato che ....

Elezioni Politiche del 13 Maggio 2001 - Regione Sicilia

Camera dei Deputati:
Seggi uninominali spettanti n. 41
Casa delle libertà n. 41 eletti
L'Ulivo n. 0 (zero) eletti

Senato della Repubblica
Seggi uninominali spettanti n. 20
Casa delle libertà n. 20 eletti
L'Ulivo n. 0 (zero) eletti

Lascio a voi le conclusioni.
iremar
2005-05-21 07:56:07 UTC
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Post by Antonio (HeloQ) Belfiore
Forse hai dimenticato che ....
Elezioni Politiche del 13 Maggio 2001 - Regione Sicilia
Seggi uninominali spettanti n. 41
Casa delle libertà n. 41 eletti
L'Ulivo n. 0 (zero) eletti
Senato della Repubblica
Seggi uninominali spettanti n. 20
Casa delle libertà n. 20 eletti
L'Ulivo n. 0 (zero) eletti
Lascio a voi le conclusioni.
Ovviamente erano tutti i mafiosi....
i siciliani progressisti,intelligenti acculturati si sono trasferiti tutti a
Enna..
giusto ?
semagna?
2005-05-21 12:59:41 UTC
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Post by iremar
Post by Antonio (HeloQ) Belfiore
Forse hai dimenticato che ....
Elezioni Politiche del 13 Maggio 2001 - Regione Sicilia
Seggi uninominali spettanti n. 41
Casa delle libertà n. 41 eletti
L'Ulivo n. 0 (zero) eletti
Senato della Repubblica
Seggi uninominali spettanti n. 20
Casa delle libertà n. 20 eletti
L'Ulivo n. 0 (zero) eletti
Lascio a voi le conclusioni.
Ovviamente erano tutti i mafiosi....
i siciliani progressisti,intelligenti acculturati si sono trasferiti tutti a
Enna..
giusto ?
Mi consenta

La spocchia e la stupidità non hanno né patria né partito politico e
si sviluppano secondo uno schema a grappoli seguendo misteriose
regole caotiche che in quanto tali sono di difficile interpretazione.

Dopo gli attentati a Falcone e a Borsellino, la Sicilia subì una vera e
propria occupazione militare che durò diversi anni. In quel periodo
io mi trovavo in padania, ma ogni qualvolta tornavo a Palermo notavo
che stava cambiando qualcosa. All'apogeo di questo periodo nato
dalle ceneri di una decina di persone bruciate nei due attentati,
gli indigeni sembravano trasformati. Naturalmente il controllo
rigido del territorio portò come conseguenza il rallentamento
delle attività economiche, che prima erano prevalentemente
controllate da Cosa Nostra. Per ovviare a questo impiccio,
gli amministratori dell'epoca tentarono di inserire la Sicilia
in un circuito internazionale, sia dal punto di vista
economico sia culturale, ma continuarono a controllare
il territorio e a limitare la famelicità dei possidenti
dell'isola, caso mai favorendo se stessi nell'ambito
di limiti legali piuttosto stringenti.

Ma tutto ciò aveva un costo per lo Stato e mortificava i baroni locali,
come è sempre stato per altro (la storia si ripete, fu così al tempo
degli svevi, degli spagnoli e dei napoletani) perciò progressivamente
lo Stato riconsegnò agli indigeni il potere e ridimensionò l'apparato
militare-giudiziario.

In coincidenza col mutamento della direzione politica, chi aveva
subito più limitazioni si sentì anche più libero di muoversi, riuscì
ad esprimere una forte rappresentanza politica in seno al potere
emergente, in cambio di un sostanzioso e sostanziale sostegno
economico e normativo.

La (sub)cultura mafiosa connota fortemente questo popolo,
perciò non ne faccio una questione di destra o sinistra, ma
bado ai risultati: vince le elezioni chi promette e poi garantisce
"panem et circem" come sempre è stato, per la verità:
nessuno vince le elezioni promettendo più tasse.

Certamente chi è al governo ha solo un interesse: mantenere
il popolo a questo livello di coscienza. Penso che Battiato abbia
avuto un moto di ribellione non tanto verso i risultati (le rotonde:
avete finalmente risolto il problema dell'accesso sud?) quanto
verso il ripiegamento culturale, dato che è un artista di
calibro internazionale. Di certo non gradisce più di tanto
il "circem" che si accompagna al "panem"

Il popolo si alimenta di ciò che il potere elargisce,
non per niente ho iniziato il post raccontando degli
anni novanta (ma dovrei anche parlare delle speranze
dei primi anni ottanta, di Impastato e delle iniziative
per sottrarre lo Zingaro alla speculazione edilizia)

Quando chi governa decise che la Sicilia non poteva più
essere abbandonata a se stessa, ci fu un cambiamento,
quanto tornavo a Palermo avevo l'impressione di stare
in una città dell'Italia centrale. Adesso non più, anche se
il degrado non ha raggiunto ancora il livello degli anni settanta.
Forse a Catania sta accadendo qualcosa di simile e Battiato
se n'è accorto.

baciamo le mani

semagna?

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
iremar
2005-05-22 07:26:59 UTC
Permalink
ha raggiunto ancora il livello degli anni settanta.
Post by semagna?
Forse a Catania sta accadendo qualcosa di simile e Battiato
se n'è accorto.
baciamo le mani
ma noooooo,cosa stai dicendo ????
vuoi che Battiato abbia la tua stessa sensibilità storico sociale ?
Mi sento di escluderlo !
E'impossibile che in Sicilia in un secolo nascano 2 persone così lucide !
A proposito:
una volta tornato dai viaggi da Palermo hai notato qualche variazione nel
sentimento politico culturale padano ?Pagnoncelli,Crespi,Piepoli sarebbero
molto interessati a conoscerti,non perdere tempo sul newsgroup,cerca di
monetizzare questa tua innata attitudine !

buona fortuna
solosesemagnassai
2005-05-22 18:46:41 UTC
Permalink
Post by iremar
una volta tornato dai viaggi da Palermo hai notato qualche variazione nel
sentimento politico culturale padano ?Pagnoncelli,Crespi,Piepoli sarebbero
molto interessati a conoscerti,non perdere tempo sul newsgroup,cerca di
monetizzare questa tua innata attitudine !
La retorica è divertente perché esistono i sillogismi, ma trovo più
interessante
non tanto il creare i giusti presupposti per raccogliere poi dei consensi
alle mie
tesi, quanto il lasciare che le dinamiche della comunicazione - abbandonate
a se stesse come aquiloni al vento - svelino i nuclei esistenziali delle
personalità.

Il punto è: monetizzare.

Non credo che i soggetti sunnominati dispongano di denaro a sufficienza
per per pagarmi, così come non ne ha a sufficienza il gran capo attuale,
mentre potrei offrirli financo gratis all'ultima persona di questo mondo.

Vedi un po' tu qual è il tuo punto di vista: monetizzare; non è certo un
caso
che questo punto di vista sia condiviso dalla classe mercantile che è al
potere: la forza della vita è nel denaro (canta Battiato ma scrive
Sgalambro).

Dato che hai dimestichezza con le banche e la moneta penso conoscerai
Geminello Alvi e saprai che segue e applica la filosofia che è insegnata
nella
scuola a cui sono iscritti i figli del gran capo: incredibile e strana
contraddizione, direi.

L'interesse per il denaro non ha direzione né verso. Ci sono esseri umani
con tendenze trascendenti o universali che regolano la propria esistenza
secondo
i princìpi di equilibrio tra il dare e l'avere, tra il dono e della
rinuncia; ci sono anche
quelli attribuiscono agli scambi economici solo un valore mercantile.

Nell'attuale ciclo storico il potere è nelle mani di gente del secondo
tipo. E' probabile Battiato preferisca gente del primo tipo.

Il nocciolo del problema è questo: la gente del secondo tipo non solo
è vorace, il ché è un danno per l'ecosistema e le coste siciliane (nello
specifico),
ma modifica l'etica secondo le proprie necessità, il ché è un doppio danno
per
l'ecosistema e per poter modificare l'etica modifica le leggi. Questo
passaggio
finale modifica la relazione tra l'uomo e la legge ed in conclusione il
senso di
Giustizia che non è, come si potrebbe credere, una convenzione umana ma
è una funzione universale (quella del compenso). In conclusione,
il gruppo al potere sta creando non pochi problemi non solo di tipo
economico (segregazione delle risorse) ma anche di tipo morale
(debilitazione delle coscienze). Con questo non intendo sostenere
la parte avversa, è solo una constatazione.

In una società laica l'etica dipende dalle leggi e non viceversa, bisogna
salire di livello per rendere l'etica indipendente dalle leggi, ma non è
detto che ciò sia un bene (c'è chi desiderare una società teocratica?)

"prima c'era il Tao, gli uomini lo dimenticarono e venne la religione,
dimenticata anche questa venne la legge e l'etica"

In conclusione, se il gran capo mi cede tutto il suo patrimonio se
ne può parlare, ma si tenga le rogne.

solosesemagnassai

PS: non hai risposto alla domanda sulla rotonda sud



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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
solosesemagnassai
2005-05-22 19:11:17 UTC
Permalink
Post by iremar
una volta tornato dai viaggi da Palermo hai notato qualche variazione nel
sentimento politico culturale padano ?Pagnoncelli,Crespi,Piepoli sarebbero
molto interessati a conoscerti,non perdere tempo sul newsgroup,cerca di
monetizzare questa tua innata attitudine !
La retorica è divertente perché esistono i sillogismi, ma trovo più
interessante non tanto il creare i giusti presupposti per raccogliere
poi dei consensi alle mietesi, quanto il lasciare che le dinamiche
della comunicazione - abbandonate a se stesse come aquiloni
al vento - svelino i nuclei esistenziali delle personalità.

Il punto è: monetizzare.

Non credo che i soggetti sunnominati dispongano di denaro a sufficienza
per per pagarmi, così come non ne ha a sufficienza il gran capo attuale,
mentre potrei offrirli financo gratis all'ultima persona di questo mondo.

Vedi un po' tu qual è il tuo punto di vista: monetizzare; non è certo un
caso che questo punto di vista sia condiviso dalla classe mercantile
che è al potere: la forza della vita è nel denaro (canta Battiato ma
scrive Sgalambro).

Dato che hai dimestichezza con le banche e la moneta penso conoscerai
Geminello Alvi e saprai che segue e applica la filosofia che è insegnata
nella scuola a cui sono iscritti i figli del gran capo: incredibile e strana
contraddizione, direi.

L'interesse per il denaro non ha direzione né verso. Ci sono esseri umani
con tendenze trascendenti o universali che regolano la propria esistenza
secondo i princìpi di equilibrio tra il dare e l'avere, tra il dono e la
rinuncia
da una parte e il giusto compenso dall'altro; ci sono anche quelli che
attribuiscono agli scambi economici solo un valore mercantile.

Nell'attuale ciclo storico il potere è nelle mani di gente del secondo
tipo. E' probabile Battiato preferisca gente del primo tipo.

Il nocciolo del problema è questo: la gente del secondo tipo non solo
è vorace, il ché è un danno per l'ecosistema e le coste siciliane (nello
specifico), ma modifica l'etica secondo le proprie necessità, il ché è
un doppio danno per l'ecosistema e infine per poter modificare
l'etica modifica le leggi. Questo ultimo passaggio modifica la
relazione tra l'uomo e la legge e perciò il senso di Giustizia
che non è, come si potrebbe credere, una convenzione umana ma
è una funzione universale (quella del compenso).

In conclusione, il gruppo al potere sta creando non pochi problemi
non solo di tipo economico (segregazione delle risorse) ma anche
di tipo morale (debilitazione delle coscienze). Con questo non intendo
sostenere la parte avversa, è solo una constatazione.

In una società laica l'etica dipende dalle leggi e non viceversa, bisogna
salire di livello per rendere l'etica indipendente dalle leggi, ma non è
detto che ciò sia un bene (c'è chi desiderare una società teocratica?)

"prima c'era il Tao, gli uomini lo dimenticarono e venne la religione,
dimenticata anche questa venne la legge e l'etica"

In definitiva, se il gran capo mi cede tutto il suo patrimonio se
ne può parlare, ma si tenga le rogne.

solosesemagnassai

PS: non hai risposto alla domanda sulla rotonda sud, nel frattempo
ho riformattato il testo che si era scompisciato dal ridere e ha rotto
le righe

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
iremar
2005-05-23 08:25:05 UTC
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Post by solosesemagnassai
La retorica è divertente perché esistono i sillogismi, ma trovo più
interessante non tanto il creare i giusti presupposti per raccogliere
poi dei consensi alle mietesi, quanto il lasciare che le dinamiche
della comunicazione - abbandonate a se stesse come aquiloni
al vento -
svelino i nuclei esistenziali delle personalità.



..purtroppo sono riuscito ad arrivare al momento fino a qui....
non pensi che questa "rivelazione"possa risultare drammatica e
controproducente ?
...probabilmente steinerianamente sei arrivato in tarda età a questa forma
di comunicazione e ne stai scontando l'ingenuo approccio entusiasta.La
semantica del degrado ambientale dovrebbe risultarti propedeutica....

..et multos annos
destraosinistra
2005-05-23 09:51:57 UTC
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Post by iremar
..purtroppo sono riuscito ad arrivare al momento fino a qui....
non ti dar pena, mi sto solo sgranchendo le dita
Post by iremar
non pensi che questa "rivelazione"possa risultare drammatica e
controproducente ?
per chi?
Post by iremar
...probabilmente steinerianamente sei arrivato in tarda età a questa forma
di comunicazione e ne stai scontando l'ingenuo approccio entusiasta.La
semantica del degrado ambientale dovrebbe risultarti propedeutica....
Senza percezione sovrasensibile né conoscenza empirica è facile cadere
nell'errore epistemologico, la retorica in questi casi non aiuta,
sbrigarsela
con un ragionamento induttivo mostra corda corta.

Troppe lune sono passate nel cielo dal tempo dei miei cenacoli steineriani
dell'entusiasmo è svanito anche il ricordo, rammento solo una bella
insegnante di danza, il passo tripartito e tante conchiglie vuote sulla
spiaggia.

Vuoi provare ad indovinare ancora? Io avrei evitato di far scoprire così
rapidamente le mie venali inclinazioni, ma spesso l'intelligenza fa
ombra a se stessa, accade così che una buccia di mandarino
caduta per caso provochi uno scivolone.

"Mister tamburino non ho voglia di scherzare rimettiamoci la maglia i tempi
stanno per cambiare siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il
denaro"

Rilassiamoci, ci sarà pure un motore immobile.

sentitamente ringrazio

destraosinistra

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
iremar
2005-05-23 10:28:37 UTC
Permalink
del degrado ambientale dovrebbe risultarti propedeutica....
Post by destraosinistra
Senza percezione sovrasensibile né conoscenza empirica è facile cadere
nell'errore epistemologico, la retorica in questi casi non aiuta,
sbrigarsela
con un ragionamento induttivo mostra corda corta.
destraosinistra
forse nel tuo esercizio artritico reumatico, la retorica è l'unico aspetto
percepibile della teoria della conoscenza,relativa al sapere scientifico
valeria
2005-05-23 10:39:31 UTC
Permalink
Post by iremar
forse nel tuo esercizio artritico reumatico, la retorica è l'unico aspetto
percepibile della teoria della conoscenza,relativa al sapere scientifico
Dall'alto della mia ignoranza, mi pare di leggere la teoria della
supercazzula con scappelamento a sinistra....

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
iremar
2005-05-23 11:48:16 UTC
Permalink
Post by valeria
Dall'alto della mia ignoranza, mi pare di leggere la teoria della
supercazzula con scappelamento a sinistra....
la tua incerta identità ti offre delle lenti distorte alla lettura...
neonato
2005-05-23 11:06:45 UTC
Permalink
Post by iremar
forse nel tuo esercizio artritico reumatico, la retorica è l'unico aspetto
percepibile della teoria della conoscenza,relativa al sapere scientifico
Eludente: presumevo una maggiore versatilità di pensiero.

La retorica è l'ultimo dei miei interessi, ho solo usato i tuoi strumenti.

Ciò che vediamo è ciò che siamo in grado di comprendere ed il nostro
specchio sono gli altri. La gestalt ti consentirebbe di percepire la
realtà con maggiore compiutezza ma, come me e come tutti gli altri
umani, se abile nel rigettare le tue deformità, e tuttavia non potendo
negarle le assegni a chi entra in relazione con noi, così eviti di
attribuirle a te stesso. Narcisismo si chiama. Tutti noi vogliamo
contemplare le nostre bellezze e lasciamo volentieri il brutto
agli altri, ma non si va lontani.

"l'armatura rimanda la luce originale, guerriero della vita sospendo le
armi e la battaglia"

senza rancore

neonato

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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
iremar
2005-05-23 12:05:26 UTC
Permalink
Post by neonato
Post by iremar
forse nel tuo esercizio artritico reumatico, la retorica è l'unico aspetto
percepibile della teoria della conoscenza,relativa al sapere scientifico
Eludente: presumevo una maggiore versatilità di pensiero.
..sicuramente auspicabile ma tuo malgrado indirizzata verso quote di
consapevolezza + elevate
Enkidu
2005-05-23 20:48:45 UTC
Permalink
Infatti. per VOI il numero è ordine e disciplica... non sapete nemmeno cosa
significa "scienza"
tantomeno la finanziate...

Vatti a vedere "Quando sei nato non puoi + nasconderti" scoprirai il "40%"
in meno di immigrati
sbattuto sui manifesti dal tuo "Cavalier Mi consenta".

Forse per te fanno un'eccezione, "nasconditi".
Post by iremar
del degrado ambientale dovrebbe risultarti propedeutica....
Post by destraosinistra
Senza percezione sovrasensibile né conoscenza empirica è facile cadere
nell'errore epistemologico, la retorica in questi casi non aiuta,
sbrigarsela
con un ragionamento induttivo mostra corda corta.
destraosinistra
forse nel tuo esercizio artritico reumatico, la retorica è l'unico aspetto
percepibile della teoria della conoscenza,relativa al sapere scientifico
iremar
2005-05-24 06:10:17 UTC
Permalink
Post by Enkidu
Infatti. per VOI il numero è ordine e disciplica... non sapete nemmeno cosa
significa "scienza"
tantomeno la finanziate...
Vatti a vedere "Quando sei nato non puoi + nasconderti" scoprirai il "40%"
in meno di immigrati
sbattuto sui manifesti dal tuo "Cavalier Mi consenta".
Forse per te fanno un'eccezione, "nasconditi".
ti sei dimenticato di chiudere con il torpiloquio..
poi come facciamo a riconoscerti..?
valeria
2005-05-24 07:29:52 UTC
Permalink
Post by Enkidu
Infatti. per VOI il numero è ordine e disciplica... non sapete nemmeno cosa
significa "scienza"
tantomeno la finanziate...
Magari ci fosse piu' ordine e disciplina. A quest'ora molti stolti
smetterebbero di aprire bocca per far prendere aria ai denti.
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Enkidu
2005-05-24 18:05:36 UTC
Permalink
Fate quello ke potete. Ormai vi resta poco.
Prendete Aria finché potete.
Il 24 Mag 2005, 08:10, "iremar"
Post by Enkidu
Infatti. per VOI il numero è ordine e disciplica... non sapete nemmeno cosa
significa "scienza"
tantomeno la finanziate...
Magari ci fosse piu' ordine e disciplina. A quest'ora molti stolti
smetterebbero di aprire bocca per far prendere aria ai denti.
--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
Enkidu
2005-05-24 18:04:10 UTC
Permalink
Sei te che devi nasconderti e stai tranquillo, nn vogliamo riconoscerti. nn
ne abbiamo necessità
Post by iremar
Post by Enkidu
Infatti. per VOI il numero è ordine e disciplica... non sapete nemmeno cosa
significa "scienza"
tantomeno la finanziate...
Vatti a vedere "Quando sei nato non puoi + nasconderti" scoprirai il
"40%" in meno di immigrati
sbattuto sui manifesti dal tuo "Cavalier Mi consenta".
Forse per te fanno un'eccezione, "nasconditi".
ti sei dimenticato di chiudere con il torpiloquio..
poi come facciamo a riconoscerti..?
Mimmo
2005-05-22 17:36:00 UTC
Permalink
Forse Battiato è stato un pò ingenuo a fare la dichiarazione di andarsene da
Catania con la riconferma di Scapagnini. Forse era sicuro che Bianco
vincesse!
Credo sia bene citare un altro articolo di giovedì 19 maggio su Repubblica,
in cui
Giorgio Bocca a un certo punto dice: "Chi ha girato per i seggi elettorali
dei quartieri popolari racconta che sui tavoli c'erano centinaia di schede
aperte attorno a una ressa di persone urlanti armate di matite".
Quindi oltre a discutere della coerenza di Battiato credo che sia giusto
anche parlare di questi possibili brogli elettorali.

Ciao a tutti.
Mimmo.ciuskj
esagerato Il filosofo Sgalambro: resto ma ha vinto la plebaglia. La
Franco, non lasciare Il primo cittadino: perché non parte?
CATANIA - Tradito dal cuore e dai sondaggi, era stato Franco Battiato,
cantando per Enzo Bianco, a lasciarsi andare, a sperare e promettere a se
stesso: «Se vince Scapagnini lascio Catania». Una frase sussurrata al
concerto elettorale con l'innocenza di un teenager davanti al suo idolo e
con l'interesse del «concittadino», visto che lui compone e vive a Milo,
sotto l'Etna.
Una frecciata al cianuro non apprezzata dal sindaco uscente e rientrante
nonostante Battiato, nonostante le sue note contro «l'era del cinghiale
bianco», titolo double face di un cd che non diventerà mai colonna sonora
dello Scapagnini-bis. E il primo cittadino rimasto al suo posto uno scatto
ce l'ha: «Vuole lasciare Catania? E perché non parte?».
Magari un giorno si chiariranno, visto che Battiato ieri non ha voluto
ripetere o spiegare l'attacco dalla Svizzera dove sta girando un film. Ma l'
attrito diventa tema di dibattito fra artisti, cantautori, teatranti di
questo palcoscenico naturale che ha prodotto autori ed interpreti d'
eccezione. Possibile che dalla città di Brancati e Turi Ferro si debba
quindi fuggire perché Bianco non ce l'ha fatta? Quesito inammissibile per
alcuni. Motivato per altri.
E fra questi campeggia il più popolare degli attori catanesi, Leo
Gullotta, ieri preso dallo sconforto per la vittoria delle «armate»
elettorali di centrodestra: «La calata dei mongoli». Feroce nel giudizio
contro Scapagnini: «Da una parte, vedevo i progetti su università, Etna
valley e così via. Dall'altra, balletti e brasiliane. Ecco a voi il mago
Houdini. Il mago che regala immortalità al Cavaliere. E uno che dispensa
immortalità un po' se ne tiene per sé». Poi, sulla fuga di Battiato, se fuga
sarà: «C'è tristezza perché la città non cambia, non ragiona».
Non la vede ragionare nemmeno l'introverso intellettuale che qui vive di
ragionamenti, il filosofo Manlio Sgalambro, spesso sul palcoscenico con
Battiato canticchiando rime scritte di proprio pugno: «Il mio è un commento
irato. Siamo al trionfo della plebaglia. Fognature. E anche con la puzza per
strada si sono guadagnati altri 5 anni. Ma la città è dequalificata. Non
mira a grandi cose, si accontenta, sopravvive...». La «fuga»?
«Comprensibile. È come indossare un vestito sudicio. Si sente attorno una
atmosfera non pulita. Paesaggi deprimenti...». Ma il Maestro non fa le
valigie: «Io abito dentro il mio corpo. E ci sto bene. Catania mi tocca
poco. Vivo fra i miei libri. Capisco Battiato che ha una vita di relazioni».
E anche se gli capita di cantare sullo stesso palco, fa la differenza: «Per
me è marginale. Per lui, ragione di vita. Ma s'è dato al cinema. E forse se
ne va così. Via schermo...».
Vorrebbe sdrammatizzare l'altro «numero uno» con radici a Catania, Pippo
Baudo, dubbioso sulla «minaccia» di Battiato: «Mah, la "fuga" sembra proprio
un'esagerazione. È eccessivo pensare che adesso la cultura sarà soffocata. E
per il voto bisogna accettare le scelte della maggioranza». Non sembra
rassegnarsi Gullotta: «Si rimane stupiti. Cambia qualcosa anche in molti
Comuni, e niente a Catania. Una vittoria poco chiara. Riappaiono mali
antichi della nostra Sicilia. Roba da prestigiatori, piccole cose, cultura
zero, giovani spuntati magicamente dal niente, con la "calata dei mongoli"
in aiuto a qualcuno. Ed è questo "aiuto" da analizzare».
Non sembra averne il tempo la brava e bella attrice che viaggiava su un
furgone con Castellitto, «l'uomo delle stelle», Tiziana Lodato, ieri confusa
fra pacchi e valigie: «Si, trasloco». Un'altra fuga? «Macché. Non parto,
torno. Sto riportando un po' di roba da Roma a Catania. Visto che ormai sono
cittadina del mondo, piazzo tutto nella mia città... Cosa? Il buon, caro
Franco vuol "fuggire"? Oh, no. Non ci credo. Ci auguriamo di no». Sembra
eccessiva anche a lei l'ipotesi. Né le piace mettere sulla bilancia Bianco e
Scapagnini: «Per me sono entrambi miei amici. E mi auguro che il sindaco
aiuti artisti, teatro, cultura, che fra una rotonda e un semaforo,
gentilmente, si possa piazzare pure un po' di manifestazioni di livello,
come accadde qualche tempo fa con una rassegna estiva guidata da
Camilleri...».
Nella Catania spesso specchiata su scene e schermi il dibattito è
alimentato dalla provocazione di Battiato e di tanti artisti fino a pochi
giorni fa in concerto per Bianco, come Carmen Consoli con le sue «parole di
burro». Ma su tutti prova a dispensare equilibrio il mattatore del sabato
sera, il vecchio Pippo: «Non c'è proprio bisogno di emigrare perché cambia o
resta un sindaco. Sappiamo com'è fatta Catania. Variopinta. Stupisce sempre.
Perfino per la lunghezza della lista su cui votare. È così. La luce e il
lutto, insieme. E si esagera sempre».
Felice Cavallaro
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Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
FrancescoM
2005-05-22 21:01:37 UTC
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Post by Mimmo
Giorgio Bocca a un certo punto dice: "Chi ha girato per i seggi elettorali
dei quartieri popolari racconta che sui tavoli c'erano centinaia di schede
aperte attorno a una ressa di persone urlanti armate di matite".
Quindi oltre a discutere della coerenza di Battiato credo che sia giusto
anche parlare di questi possibili brogli elettorali.
Certo che Catania dev'essere proprio un far west, se è possibile che
centinaia di schede siano aperte con davanti una "ressa di persone"
Vince chi riesce a mettere più firme nel minor tempo possibile oppure una
parte politica è stata scacciata via dai seggi e nel frattempo forze
militari e paramilitari costringevano le persone in questione a stare in
silenzio? Catania deve proprio essere peggio dell'Albania e dell'Ucraina,
per forza, se vince uno di destra la plebaglia è stupida, se vince uno di
sinistra è perchè Enna è molto molto più avanti di Catania.
Un catanese felice di non vivere ad enna
E non certo per chi fa da primo cittadino, che a Catania con Bianco o
Sciampagnini che sia si vive nettamente meglio che a Enna, e probabilmente
meglio che in buona parte dell'Europa (detto da chi ha vissuto felicemente
all'estero, da chi negli ultimi 48 mesi ha girato una 20 di nazioni diverse,
anche se rimane sempre un opinione strettamente personale).

Ma... certo che la questione della "plebaglia", della "calata dei mongoli" è
un po strana.. La sinistra che insulta i bassi ceti solo xchè non viene
votata...
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