Geronimo
2003-07-25 12:49:02 UTC
Sul numero attualmente in edicola di "Jukebox all'idrogeno" c'è un lungo
articolo di Christian Zingales dedicato alla Cramps Records, la più
importante etichetta indipendente italiana degli anni '70 e, forse, di
sempre.
Il lungo articolo descrive tutta la storia e la produzione della Cramps con
dovizia di particolari, vi riporto esclusivamente le parti in cui si parla
di Battiato.
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...un'istantanea folgorante della creatività degil anni '70, prima
indicazione artistica del progetto più ambizioso di una delle teste più
creative di quegli anni, GIANNI SASSI. Nientemeno che Frankestein in
persona. Con questo pseudonimo Sassi, una delle colonne della frangia
italiana del movimento Fluxus, art-director in bilico tra situazionismo e
militanza ideologica, acceso sostenitore delle avanguardie culturali, aveva
iniziato la frequentazione con il mondo pop insieme a Franco Battiato,
supervisionando la grafica e contribuendo ai testi dei primi due album
dell'artista catanese pubblicati dalla Bla Bla records, "Fetus" e
"Pollution". Per questi dischi metterà a punto una grafica shock (i famosi
scatti del feto e del limone chiodato) che li renderà la meta più ambita dei
collezionisti di rock italiano. Sassi contribuisce anche a definire
l'immagine "freaky" del primo Battiato. Fa il giro dell'underground un
celebre scatto di una pubblicità per le Industrie Busnelli pubblicata dalla
rivista Rakam, dove il futuro best-seller siciliano posa con portamento da
gran diva su un divano di pelle, stivaloni da motociclista, pantaloni stelle
e striscie, maglietta a maniche lunghe aderente e scollata, occhialoni di
plastica, folta criniera, e a catalizzare lo sguardo una faccia invecchiata,
di gomma. Da strega. Da morto. Sopra la sua foto la scritta "Che c'è da
guardare? Non avete mai visto la pubblicità di un divano?". Opera di Gianni
Sassi, che dopo aver lanciato il più geniale musicista pop italiano, alza il
tiro...
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L'anno [parla del 1978, nota di Geronimo] si chiude con una tripletta
avantgarde. "I fiori del sole" di MICHELE FEDRIGOTTI DANILO LORENZINI,
disegno di una chiesa nella austera copertina in bianco e nero, e, i due che
con piano e organo disegnano un toccante quadro minimalista dai toni
mistici. "Prati bagnati del monte analogo" di RAUL LOVISONI FRANCESCO
MESSINA, disegno di uno scintillante squarcio by night, bar con palme e
veduta del mare e della città. tre pezzi minimali per piano, sinth,arpa e
glasspiel e Juri Camisasca che fa capolino in un pezzo. "Motore Immobile" di
GIUSTO PIO, due linee, una rossa e una nera, che, su sfondo bianco, formano
una croce che può ricordare Mondrian, l'organo di Fedrigotti e Lorenzini, la
voce di Martin Kleist e il violino di Pio tirati come in uno spasimo
subliminale, per un disco per cui, come dicono le note, "si consiglia
l'ascolto a volume basso". Tutti e tre i dischi hanno la stessa grafica,
copertine non apribili, bordo bianco e tratto austero,e sono prodotti da
Franco Battiato.
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Un paio di osservazioni mie.
La prima è che da un annetto la Edel music www.edel.com ha ripreso a
ristampare in CD i lavori della Cramps, c'è quindi speranza che i 3 lavori
prodotti da Battiato vengano ristampati (in passato solo "Motore immobile"
ha avuto tale onore). Sarebbe bello perché sono davvero 3 bei dischi.
La seconda è che il Martin Kleist citato da Zingales altri non è che
Battiato in uno dei suoi più riusciti travestimenti :-)
La terza (non c'è due senza tre...) è che il ruolo di Sassi in relazione a
"Fetus", "Pollution" e alla Bla...Bla... non è così chiaro come lo fa
apparire nell'articolo (ha collaborato ai testi ? alle copertine ? ha dato
qualche consiglio ? era lui la "situazione Frankestein" ? o erano un gruppo
di persone tra le quali lui ? ecc.).
Su questo esistono alcuni scritti molto critici su Sassi (che personalmente
non condivido e che mi appaiono un po' troppo pieni dell'ideologia
dell'epoca) scritti nel 1974 e ripubblicati all'interno di un libretto di
Stampa Alternativa intitolato "I padroni della musica". Se ci riesco li
scannerizzo e li posto su ***@yahoogroups.com.
(electric) Geronimo
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Inviato via http://usenet.libero.it
articolo di Christian Zingales dedicato alla Cramps Records, la più
importante etichetta indipendente italiana degli anni '70 e, forse, di
sempre.
Il lungo articolo descrive tutta la storia e la produzione della Cramps con
dovizia di particolari, vi riporto esclusivamente le parti in cui si parla
di Battiato.
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...un'istantanea folgorante della creatività degil anni '70, prima
indicazione artistica del progetto più ambizioso di una delle teste più
creative di quegli anni, GIANNI SASSI. Nientemeno che Frankestein in
persona. Con questo pseudonimo Sassi, una delle colonne della frangia
italiana del movimento Fluxus, art-director in bilico tra situazionismo e
militanza ideologica, acceso sostenitore delle avanguardie culturali, aveva
iniziato la frequentazione con il mondo pop insieme a Franco Battiato,
supervisionando la grafica e contribuendo ai testi dei primi due album
dell'artista catanese pubblicati dalla Bla Bla records, "Fetus" e
"Pollution". Per questi dischi metterà a punto una grafica shock (i famosi
scatti del feto e del limone chiodato) che li renderà la meta più ambita dei
collezionisti di rock italiano. Sassi contribuisce anche a definire
l'immagine "freaky" del primo Battiato. Fa il giro dell'underground un
celebre scatto di una pubblicità per le Industrie Busnelli pubblicata dalla
rivista Rakam, dove il futuro best-seller siciliano posa con portamento da
gran diva su un divano di pelle, stivaloni da motociclista, pantaloni stelle
e striscie, maglietta a maniche lunghe aderente e scollata, occhialoni di
plastica, folta criniera, e a catalizzare lo sguardo una faccia invecchiata,
di gomma. Da strega. Da morto. Sopra la sua foto la scritta "Che c'è da
guardare? Non avete mai visto la pubblicità di un divano?". Opera di Gianni
Sassi, che dopo aver lanciato il più geniale musicista pop italiano, alza il
tiro...
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L'anno [parla del 1978, nota di Geronimo] si chiude con una tripletta
avantgarde. "I fiori del sole" di MICHELE FEDRIGOTTI DANILO LORENZINI,
disegno di una chiesa nella austera copertina in bianco e nero, e, i due che
con piano e organo disegnano un toccante quadro minimalista dai toni
mistici. "Prati bagnati del monte analogo" di RAUL LOVISONI FRANCESCO
MESSINA, disegno di uno scintillante squarcio by night, bar con palme e
veduta del mare e della città. tre pezzi minimali per piano, sinth,arpa e
glasspiel e Juri Camisasca che fa capolino in un pezzo. "Motore Immobile" di
GIUSTO PIO, due linee, una rossa e una nera, che, su sfondo bianco, formano
una croce che può ricordare Mondrian, l'organo di Fedrigotti e Lorenzini, la
voce di Martin Kleist e il violino di Pio tirati come in uno spasimo
subliminale, per un disco per cui, come dicono le note, "si consiglia
l'ascolto a volume basso". Tutti e tre i dischi hanno la stessa grafica,
copertine non apribili, bordo bianco e tratto austero,e sono prodotti da
Franco Battiato.
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Un paio di osservazioni mie.
La prima è che da un annetto la Edel music www.edel.com ha ripreso a
ristampare in CD i lavori della Cramps, c'è quindi speranza che i 3 lavori
prodotti da Battiato vengano ristampati (in passato solo "Motore immobile"
ha avuto tale onore). Sarebbe bello perché sono davvero 3 bei dischi.
La seconda è che il Martin Kleist citato da Zingales altri non è che
Battiato in uno dei suoi più riusciti travestimenti :-)
La terza (non c'è due senza tre...) è che il ruolo di Sassi in relazione a
"Fetus", "Pollution" e alla Bla...Bla... non è così chiaro come lo fa
apparire nell'articolo (ha collaborato ai testi ? alle copertine ? ha dato
qualche consiglio ? era lui la "situazione Frankestein" ? o erano un gruppo
di persone tra le quali lui ? ecc.).
Su questo esistono alcuni scritti molto critici su Sassi (che personalmente
non condivido e che mi appaiono un po' troppo pieni dell'ideologia
dell'epoca) scritti nel 1974 e ripubblicati all'interno di un libretto di
Stampa Alternativa intitolato "I padroni della musica". Se ci riesco li
scannerizzo e li posto su ***@yahoogroups.com.
(electric) Geronimo
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Inviato via http://usenet.libero.it