Urrah ha scritto
Post by UrrahDa parte mia, ho raggiunto la fonte, ma nutro SERIE riserve,
tanto che avendo appreso notizie inquietanti in un sito che previene
le sette piuttosto ricco e documentato anche sui gruppi G.
vorrei saperne di più. Sono scese ombre di conseguenza anche su B.
Quello di "setta" è un concetto squisitamente culturale, ad uso e consumo
delle filosofie/culture/religioni dominanti per stigmatizzare in negativo le
filosofie/culture/religioni "altre".
Tra persone di media intelligenza è un termine che andrebbe abolito poiché
nulla significa realmente, perché non ci da nessuna reale informazione sulle
une e le altre. Anzi spessissimo si imputano alle cosiddette sette le
"classiche" pagliuzze perdonando alle filosofie/culture/religioni dominanti
ben altre travi.
Trovo pertanto sterile chiedersi se i gruppi che si richiamano a Gurdjeff
siano o meno delle "sette", ancora più ridicolo chiedersi se Battiato faccia
proselitismo per delle "sette".
Post by Urrahhai letto e meditato su G. per anni, cerchi una scuola, la trovi ne sei
felice e poi perché trovi un sito che ne parla male cerchi conferme ?
il vivere qui e ora vedo che a te è sconosciuto...
Ma quello che hai fatto fino ad ora ti ha portato "benessere"?
secondo me ti devi chiedere solo questo...:-)
e con la felice sintesi che spesso la caratterizza esprime un concetto
semplice e molto forte.
Quando si intraprende un cammino di un certo tipo il problema non è cercare
di sapere la "verità" sulla realtà che si sta scoprendo e approfondendo. La
"verità" intesa come oggettiva ed esterna a se stessi non vedo come ci possa
interessare. Il punto è se ciò che facciamo ci piace, ci aiuta e ci fa star
bene e se siamo disposti a pagarne il prezzo (e non mi riferisco solo ai
soldi, parlo di impegno, energie e tutto quanto ci venga richiesto). Quello
che poi avviene (avverrebbe) "alle nostre spalle" e che sedicenti siti ci
premurano di farci sapere è davvero (per noi) di nessun interesse.
Perché se, ad esempio, frequentare certi gruppi ci permette di crescere, di
essere più felici o meglio di essere sempre più noi stessi, davvero si può
pensare che tutto questo non abbia valore perché (forse) qualcuno si
approfitta (si approfitterebbe) di ciò ?
Quello che tortuosamente sto dicendo è che alla fine l'unica "verità" a cui
possiamo riferirci è una verità strettamente "soggettiva" e figlia
dell'esperienza personale, e per quello che mi riguarda tutti i signori
alfieri di un positivismo d'altri tempi che si premurano di svelarmi i
trucchi del mago Tizio, del ciarlatano Caio o della "setta" Sempronia
possono tranquillamente cambiare mestiere tanto è inutile il loro operato.
Urrah aveva anche specificato (a proposito delle varie scuole
Post by Urrahsono arrivato a quella giusta, che per me significa
quella di B. in quanto sapevo essere l'unica in Italia ad impartire
il vero insegnamento di G.
e anche qui utilizza la categoria della verità ("il vero insegnamento")
dandole una aura sacrale senza "agganciarla" a se stesso.
E' poi così importante stabilire chi porterebbe avanti il "vero"
insegnamento gurdjeffiano ? O è invece più interessante chiedersi se quello
specifico gruppo che ho incontrato mi può dare qualcosa di utile se non di
fondamentale per la mia crescita ?
Ed è ancora possibile credere (nel 2004) che gruppi o persone siano
portatrici di verità assolute (fosse pure l'autentico e vero pensiero di un
uomo che non c'è più) ?
Tornando a Battiato credo (notare la soggettività esplicita del pensiero)
che il suo aver frequentato, più o meno da vicino, così tanti e diversi
pensieri filosofico-religiosi si possa inquadrare proprio in questa chiave:
nessuna ricerca di verità date esterne alla persona, ma piuttosto essersi
fermato a frequentare chi ha saputo dare qualcosa (o molto) di utile per la
propria crescita e la propria formazione (fossero pure l'islam, il
cristianesimo, l'induismo, Gurdjeff, Osho, Krishnamurti, ecc. ecc.).
ma "Urrah" aggiungeva pure (riferendosi al fatto che il "messaggio" di
Battiato non arriva a tutti e lui ne sia consapevole tanto da dirlo
Post by UrrahScusami ma qs. è tipico delle elite intellettuali, non è che gli fai
onore a riportarlo. E' una caduta di stile abbastanza volgare
e resto allibito.
Come possa una constatazione banalissima diventare una "caduta di stile
abbastanza volgare" per me è un mistero. Battiato lavora a più livelli,
ognuno di noi coglie quelli che gli sono più consoni. E' evidente anche ad
un bambino che da qualunque opera artistica ognuno coglie quello che può in
relazione alla propria formazione, cultura, esperienza, ecc. Forse che
Battiato (seguendo certi insegnamenti Berlusconiani) dovrebbe "limitare" il
suo agire alla realizzazione di opere pienamente comprensibili a tutti,
ma-proprio-tutti ?
Suona ridicolo solo a pensarlo e infatti il nostro scrive ciò che vuole BEN
SAPENDO che non necessariamente chiunque saprà cogliere ed apprezzare a
pieno ciò che lui fa.
Dov'è la caduta di stile ?
E' come dire che non avrebbe mai dovuto comporre "Campi magnetici" o il
magico "Egitto prima delle sabbie" solo perché moltissimi li avrebbero
trovati inutili, pesanti, "una presa in giro", ecc. (vero Alezen ?)
Cerchiamo di uscire da certe visioni "buoniste" e "universalistiche" che
credevo l'età e l'esperienza bastassero a seppellire.
Infine, nonostante i miei toni apparentemente seriosi,
invito un po' tutti a sforzarsi di cogliere l'ironia di chi scrive, a non
prendersi troppo sul serio ('sta leggerezza e 'sta stupidità che tanto ci
mancano...), e a non sottovalutare le conoscenze, la cultura, le esperienze
degli altri che scrivono (salvo le mie dato che la mia ignoranza abissale è
un dato di fatto).
Stefano l'@***@cido
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